sabato 17 novembre 2012

Il colore dei ricordi

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Ieri sera ero in pizzeria. Non so dalle vostre parti, ma dove vado io a prendere la pizza da asporto (che ora si son spostati attaccati a casa mia e sono contenta), dove vado io dicevo, ci sono delle riviste dal mio punto di vista totalmente inutili. Parlano quasi tutte di sport e di automobili. Ieri sera, però, c'era un AD infiltrato, arrivato lì chissà come. Sfogliandolo, ho riconosciuto la casa di Curzio Malaparte, quella strana, costruita a picco su una scogliera dalle parti di Capri. Casa di spettri e di storie lontane.
Questa qui, per capirci, che io l'avevo vista una volta in un programma di Daverio tanti anni fa, chissà dove ho infilato il VHS:



Solo che io me la ricordavo bianca. Sul giornale era invece dipinta esternamente di un rosso mattone, quello che si dà alle case vecchie quando vengono ristrutturate, anche se prima erano bianche o di un altro colore. Perché fa elegante, dicono. Questa notte l'ho sognata ed era tornata bianca. Ancora adesso che ci penso da sveglia, non riesco a capacitarmi che sia di quel colore orrendo. Ho cercato in rete notizie di una ristrutturazione sventurata, ma niente. Devo arrendermi.
Mi pare che questo contenga qualche lezione sull'evidenza delle cose che soccombe davanti al ricordo e sul fatto che la realtà immaginata è sempre più forte di quella reale, ma non saprei dire quale.