martedì 15 dicembre 2009

CINEMA A TRIESTE: DIAMO I NUMERI!

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Un ultimo accorato appello contro i tagli al cinema in regione FVG è stato lanciato da presidenti e direttori delle principali realtà del settore a Trieste nel corso di una conferenza stampa aperta al pubblico tenutasi lunedì 14 dicembre alle ore 11 al Caffè Tommaseo. L’iniziativa è stata promossa dalle associazioni di cinema e dai festival triestini, con l'obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica illustrando l’attività meritoria svolta nel corso degli anni, con riconoscimenti di pubblico e di critica che vanno al di là dei confini provinciali, regionali e nazionali.
Nel giro di pochi giorni, sono state migliaia le firme raccolte, e più di 3500 le iscrizioni al gruppo su FACEBOOK, a sostegno del comparto cinema, la cui stessa esistenza è minacciata dai tagli previsti nella Finanziaria Regionale 2010.
Tra le persone che hanno sottoscritto l’appello figurano nomi di spicco del panorama regionale e nazionale come i registi Mario Monicelli, Silvio Soldini, Giuseppe Piccioni e Franco Giraldi, l’attore Omero Antonutti, i critici cinematografici Paolo Mereghetti e Callisto Cosulich, il musicista Teho Teardo, il direttore della fotografia Dante Spinotti: adesioni che accrescono lo spessore dell’appello ed arrivano da artisti che hanno potuto testimoniare in prima persona l’eccellenza del settore partecipando a manifestazioni quali Festival del Cinema Latinoamericano, FilMakers, I Mille Occhi, Maremetraggio, Nododoc, Science+Fiction, Trieste Film Festival e i festival di promozione del cinema regionale in Croazia e in Serbia.
I promotori dell’appello e della conferenza stampa hanno sottolineato la qualità delle iniziative cinematografiche e l’impatto che queste hanno sull’economia e sul turismo della città, della provincia e della regione. Come già evidenziato nel corso della presentazione del “libro bianco” sul sistema cinema in Friuli Venezia Giulia, inoltre, diverse centinaia sono gli operatori che lavorano nel settore, per non parlare dei sempre più numerosi studenti universitari che proprio nelle manifestazioni e nelle realtà cinematografiche spesso muovono i primi passi lavorativi, trovando fondamentali occasioni di esperienza e di scambio.
Sulla base di un finanziamento complessivo da parte dell'Assessorato alla Cultura della Regione FVG di poco superiore ai 3 milioni di euro nel 2009, le associazioni regionali di cultura cinematografica hanno sostenuto la promozione e diffusione del cinema di qualità attraverso l'esercizio e la realizzazione di singole rassegne e iniziative in tutti e quatto i capoluoghi di provincia, nonché nelle aree di montagna; una rete di quattro mediateche nelle città capoluogo garantisce ai cittadini dell'intera regione l'accesso ad ampie collezioni video e biblioteche, con servizi di consultazione e prestito gratuito nonché forme specialistiche di attività didattica fruibili dalle scuole di ogni ordine e grado; il nuovo Archivio Cinema FVG si propone come una delle cinque realtà italiane all'avanguardia nella conservazione del patrimonio cinematografico riconosciute a livello internazionale dalla FIAF; le rassegne e i festival regionali rappresentano infine un caso unico nel nostro paese per lo spessore culturale dei programmi offerti, con manifestazioni riconosciute dalla critica e dagli addetti ai lavori fra le più importanti su scala nazionale e internazionale, che fanno del Friuli Venezia Giulia “la regione più cinematografica d'Italia”.
A Trieste, il sistema cinema assorbe circa il 30% delle risorse regionali complessive, offrendo al pubblico ben sei festival internazionali specializzati distribuiti nell'arco dell'intero anno solare; il servizio pubblico di mediateca fa capo ad uno dei più antichi cineclub italiani (La Cappella Underground) e conta oltre mille iscritti, con una collezione di film comprendente 16.000 titoli, per un totale di circa 25.000 testi filmici e 6.000 volumi se si contano anche le risorse degli archivi custoditi dalle associazioni triestine di cinema nel loro insieme. Un sistema articolato, che risponde alle esigenze di una città storicamente molto attenta alla cultura cinematografica, dove sono attualmente 18 gli schermi in funzione negli esercizi commerciali (oltre alla sala polifunzionale del Teatro Miela) e 9 cattedre universitarie sono dedicate alle discipline del cinema e degli audiovisivi, senza considerare in questa sede l'indotto procurato in termini di giornate di lavorazione da parte delle produzioni e di ritorno d'immagine per Trieste realizzato tramite il lavoro della FVG Film Commission. I festival maggiori sono inoltre attivi nella promozione del cinema italiano all'estero (negli ultimi mesi, in Grecia, Montenegro, Portogallo, Slovenia, Spagna).
A fronte di questi investimenti, è di oltre 60.000 il numero totale delle presenze di pubblico ai festival e alle iniziative, con costi d'accesso per gli spettatori assolutamente popolari e inferiori a qualsiasi altra forma d'arte o di intrattenimento. Il numero complessivo di ospiti, dall'Italia e dall'estero, è di circa seicento presenze in un anno, con una ricaduta su ristoranti e alberghi cittadini per un ammontare di oltre 150.000 euro. Un'ulteriore parte rilevante dei costi affrontati, superiore ai 220.000 euro, ricade inoltre su tipografie, studi grafici, agenzie di servizi operanti sul territorio. Infine, il personale impiegato nella realizzazione delle manifestazioni e degli eventi supera complessivamente le 150 unità, con oltre 30 operatori impegnati in ricerca, progettazione e organizzazione nel ramo cinematografico come principale attività professionale.
L'appello alla Regione FVG e al Presidente Tondo va nella direzione di salvaguardare, anche in un momento di grave crisi come quello attuale, questo patrimonio di cultura e di esperienze prestigioso e unico nel panorama nazionale. Parallelamente, le associazioni di cultura cinematografica triestine intendono lanciare un messaggio di sensibilizzazione e richiesta di maggior supporto anche agli Enti Locali, alle associazioni di categoria e alle aziende del territorio. Nella convinzione che il cinema e gli audiovisivi costituiscono a tutti gli effetti una forma di espressione e di comunicazione assolutamente centrale nella nostra cultura; che i festival e le manifestazioni di cinema esprimono un elemento di vitalità culturale estremamente importante nella nostra comunità; e che Trieste rappresenta un caso unico in Italia per dinamismo nel settore.

lunedì 14 dicembre 2009

Note kazake

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Iniziate le riprese della prima coproduzione italo-kazaka della storia del cinema italiano dal titolo provvisorio di The heritage of nomad music e composta da uno staff molto italiano. Infatti sia le musiche che il progetto sono di Carlo Siliotto, candidato ai Golden Globe per la colonna sonora di Nomad, mentre la regia è affidata a Nello Correale (autore nel 2003 di Sotto gli occhi di tutti, rimo lungometraggio italiano realizzato completamente in alta definizione).
Le riprese del docufilm che cercherà di raccontare la storia e l'identità del paese centroasiatico attraverso la sua musica millenaria, sono iniziate nell'ex capitale del Kazakhstan, Almaty, nei rinati studios della Kazakh Film e proseguiranno poi in altre località dello sterminato paese delle steppe. La produzione di parte italiana del documentario, con un budget stimato attorno ai 600mila dollari, è la Paneikon di Ugo Adilardi.
(fonte: Cinecittà news)

domenica 13 dicembre 2009

Belgrado-Sarajevo A/R

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È tornato attivo oggi, dopo quasi 18 anni dalla sua sospensione, il collegamento ferroviario tra Belgrado e Sarajevo, tratta soppressa nel 1992 allo scoppiare della guerra nell'ex Jugoslavia. A bordo solo 17 passeggeri. Sistemata in occasione delle Olimpiadi invernali di Sarajevo, negli anni '80 era la linea più moderna del paese.
(fonte: Repubblica online)

sabato 12 dicembre 2009

EUROPEAN FILM ACADEMY: FINALMENTE I VINCITORI!

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MIGLIOR FILM EUROPEO 2009

DAS WEISSE BAND (Il nastro bianco), Germania/Austria/Francia/Italia
scritto e diretto da Michael Haneke
prodotto da Stefan Arndt, Veit Heiduschka, Michael Katz, Margaret Menegoz e Andrea Occhipinti

MIGLIOR REGISTA EUROPEO 2009
Michael Haneke for DAS WEISSE BAND (Il nastro bianco)

MIGLIOR ATTORE EUROPEO 2009
Tahar Rahim per UN PROPHETE (Un profeta) di Jacques Audiard

MIGLIOR ATTRICE EUROPEA 2009
Kate Winslet per THE READER di Stephen Daldry

MIGLIOR SCENEGGIATORE EUROPEO 2009
Michael Haneke per DAS WEISSE BAND

PREMIO "CARLO DI PALMA" AL DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA 2009
Anthony Dod Mantle per ANTICHRIST e THE MILLIONAIRE

EUROPEAN FILM ACADEMY PRIX D’EXCELLENCE 2009
Brigitte Taillandier, Francis Wargnier, Jean-Paul Hurier e Marc Doisne per il Sound Design di UN PROPHETE (A Prophet)

MIGLIOR COMPOSITORE EUROPEO 2009
Alberto Iglesias per LOS ABRAZOS ROTOS (Gli abbracci spezzati) di Pedro Almodovar

RIVELAZIONE EUROPEA 2009
KATALIN VARGA, Romania/UK/Ungheria
scritto e diretto da Peter Strickland
prodotto da Tudor Giurgiu, Oana Giurgiu e Peter Strickland

MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE EUROPEO 2009
MIA ET LE MIGOU, Francia/Italia
diretto da Jacques-Rémy Girerd, co-diretto da Nora Twomey

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO EUROPEO 2009
POSTE RESTANTE di Marcel Łoziński

PREMIO ALLA CARRIERA DELLA EUROPEAN FILM ACADEMY
Ken Loach

MAGGIOR SUCCESSO EUROPEO NEL CINEMA MONDIALE
Isabelle Huppert

MIGLIOR DOCUMENTARIO EUROPEO 2009 – Prix ARTE
THE SOUND OF INSECTS - Record of a Mummy, Switzerland
by Peter Liechti

MIGLIOR CO-PRODUZIONE EUROPEA – Prix EURIMAGES
Diana Elbaum e Jani Thiltges

PREMIO DEI CRITICI DELLA EUROPEAN FILM ACADEMY 2009 – Premio FIPRESCI
Andrzej Wajda per TATARAK

PREMIO DEL PUBBLICO al Miglior Film Europeo
THE MILLIONAIRE, UK
diretto da Danny Boyle
scritto da Simon Beaufoy
prodotto da Christian Colson

LYNCH A ŁÓDŹ

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David Lynch ha annunciato, nel corso del Camerimage Festival che si è concluso lo scorso week end, che intende creare uno Studio a Łódź in Polonia. Lo Studio sarà parte del progetto EC1, un vasto stabilimento culturale ospitato da una fattoria abbandonata e ristrutturata. Il progetto prevede sale di missaggio, post-produzione e registrazione capaci di ospitare un'intera orchestra sinfonica e offrirà tutte le strutture per la postproduzione e il montaggio del suono a film realizzati ovunque in Europa e nel mondo. La città di Łódź ha approvato uno stanziamento di 1.2 mln € per il primo anno e 700.000 € il secondo anno, ma parte del budget totale è ancora in via di definizione.

Segui David Lynch anche su Twitter: http://twitter.com/daVID_LYNCH

venerdì 11 dicembre 2009

Le città visibili: Vienna

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Vienna è considerata una delle città chiave dell'immaginario cinematografico occidentale, un luogo quasi mitico per le sue vicende storiche e culturali, il cui fascino ha saputo alimentare centinaia di film in tutto il mondo. Dopo Parigi, Berlino e Madrid, è proprio Vienna la protagonista della quarta edizione della rassegna "Le Città Visibili", che dal 14 al 20 dicembre propone al Cinema Trevi e nell'Auditorium del Goethe Institut un'esplorazione di opere di registi austriaci del passato poco conosciuti in Italia (da Willi Forst a Wolfgang Glück a Maximilian Shell), riporta alla luce l'opera di cineasti del calibro di Ernst Lubitsch, Julien Duvivier, Max Ophuls, Josef von Sternberg, senza dimenticare il Carol Reed del celeberrimo Il terzo uomo. Si è poi voluto mostrare il ribaltamento dell'immagine tradizionale della città avvenuto a partire dagli anni '50 grazie all'opera di autori d'avanguardia come Peter Kubelka (che sarà l'ospite d'onore del festival), Valie Export e Kurt Kren, fino a giungere alla Vienna sofferta dei capolavori di Michael Haneke.

giovedì 10 dicembre 2009

APPELLO CONTRO I TAGLI AL CINEMA IN FVG!

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Sign for Salviamo il cinema in regione


martedì 8 dicembre 2009

Miracolo a Lourdes

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Quale occasione migliore di questo 8 dicembre – festa dell'Immacolata – per parlare in modo più approfondito di un film che l'effigie della madonna l'ha messa addirittura in locandina? Parliamo ovviamente di Lourdes, scritto e diretto dall'austriaca Jessica Hausner, cui abbiamo già accennato parlando del programma di Venezia (dove il film ha vinto diversi premi, fra cui quello della giuria Fipresci) e recentemente di quello del Tertio Millennio Film festival di Roma.

Il film racconta la storia di un pellegrinaggio a Lourdes. Fra i pellegrini molte sono le persone malate e in cerca del miracolo, ma molte sono persone che godono di buona salute. Tutti sono mossi dalla speranza di trovare nel luogo mistico una consolazione alle loro sofferenze fisiche o spirituali. Il personaggio principale è Christine (Sylvie Testud), una ragazza inchiodata su una sedia a rotelle da una malattia inguaribile.

domenica 6 dicembre 2009

Estetiche immortali

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1924




2005




2009

martedì 1 dicembre 2009

TERTIO MILLENNIO FILM FEST

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La XIII edizione del Tertio Millennio Film Fest torna a riflettere sul rapporto tra il cinema e la contemporaneità. Forme di resistenza è il titolo scelto quest'anno per accomunare le anteprime e i Focus della rassegna, partita ieri al Cinema Trevi di Roma con Popieluszko di Rafal Wieczynski (già al festival di Roma) e che proseguirà fino al 6 dicembre.
Oltre a un interessante focus sull'Iran, segnaliamo per gli appassionati cinema dell'est la rassegna "A est d’Europa. Forme di un cambiamento", che "raccoglie alcuni dei migliori autori di cinema documentario provenienti dalle repubbliche ex sovietiche, formatisi per lo più in Russia poco prima dello sfaldamento e del crollo dell’impero sovietico, successivamente dedicatisi al cinema come terreno di ricerca estetica ma contemporaneamente come luogo della possibile formulazione d’un discorso critico" (per citare testualmnete l'introduzione del catalogo ufficiale della rassegna, scaricabile integralmente dal sito). La sezione è iniziata oggi con i documentari Predstavlenje (Russia-Germania-Ucraina, 2008, 35mm, 82') e Landschaft (Germania-Russia, 2003, 35mm, 60'), di Sergei Loznitsa o Loznica, autore famigliare al pubblico del Trieste Film Festival (Predstavlenje è stato presentato in anteprima italiana proprio a Trieste quest'anno, Landschaft in una delle scorse edizioni). Si continua domani con tre film del lituano Audrius Stonys: Varpas (Lituania, 2007, video, 56'), Neregiu Zeme (Lituania, 1992, 35mm, 18') e Uostas (Lituania, 1998, 35mm, 10'). Il 3 dicembre sarà invece la volta di Nino Kirtadze con Un dragon dans les eauz pures du Caucase (Francia, 2005, video, 90') e Durakovo: le village des fous (Francia, 2007, 91'), cui faranno seguito il 4 Mein Bruder. We'll Meet Again (Germania, 2005, 35mm, 57') e Material (Germania, 2009, 166', formati vari, presentato in anteprima al Festival dei popoli, di cui abbiamo parlato QUI) di Thomas Heise. Infine, il 5, Cosmic Station di Bettina Timm (Germania, 2008, 35mm, 30'), V temnote (Russia-Finlandia, 2004, 35mm, 40') e Chlebnyy den (Russia, 1998, 35mm, 55') del regista di Tulpan, Sergej Dvorcevoj.
Lo stesso giorno, segnalato in anteprima italiana (termine che francamente non comprendiamo, visto che era a Venezia quest'anno dove ha pure vinto il premio Fipresci) Lourdes di Jessica Hausner, in uscita nelle sale italiane in febbraio.
In sostanza, per quanto riguarda "A est d'Europa" nulla di inedito, ma sicuramente molti buoni film interessanti degli ultimi anni, un'occasione per il pubblico dei festival di rivedere o ripescare qualcosa e per il grande pubblico di scoprire autori nuovi, ottimo punto di partenza per chi ancora non conosce il cinema di queste aree.

Sito ufficiale: http://www.tertiomillenniofilmfest.org

Il cielo sopra Minsk

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Il livello di democrazia è sempre difficile da giudicare per chi vive dall'interno un sistema sociale. Spesso, è utile osservare il proprio paese da una prospettiva esterna per poterne vedere i limiti. A volte, però, la situazione è tale che i problemi e le difficoltà risultano evidenti anche senza questo esercizio di distanziamento. Gli strumenti per parlare di questo disagio sono diversi, ma sicuramente il cinema è uno dei mezzi principali per trasmettere in modo immediato la fatica di vivere in un paese "problematico". E' questo sicuramente il caso della Bielorussia, considerata - a dispetto di quello che può pensare qualcuno nostalgico di plebisciti e maggioranze "bulgare" - l'ultima dittatura d'Europa.
Negli ultimi anni sono stati prodotti diversi documentari che raccontano, da prospettive diverse, la vita in questo paese. Noi ne consigliamo due, diversi ma contraddistinti dalla stessa vena ironica. Il primo è stato presentato in concorso documentari al Trieste Film Festival nel 2008, mentre il secondo faceva parte della sezione di quest'anno "Muri del suono" - documentari musicali dall'Europa centro-orientale. Entrambi sono produzioni non bielorusse.