giovedì 22 ottobre 2009

TRACCE DI MURO: I NUOVI MURI

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Il secondo film che presentiamo lunedì 26 ottobre per TRACCE DI MURO è Mur (Il muro) di Simone Bitton, Francia-Israele, 2004, col., 96' (v. italiana)
Intenso e doloroso, il documentario della Bitton è incentrato sulla lunga barriera eretta dal governo Sharon con l'intento di impedire gli attentati terroristici: una riflessione cinematografica sul conflitto israeliano-palestinese in cui la regista sfuma i confini dell'odio affermando la sua doppia identità di ebrea e di araba. Nel cantiere del muro che imprigiona un popolo e ne cinge un altro, parole quotidiane e canti sacri, in ebraico e in arabo, sfidano i discorsi della guerra, oltrepassando il rumore assordante dei bulldozer. Presentato alla Quinzaine des Realisateurs, il film ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Sundance, il Gran Premio al Festival internazionale del documentario di Marsiglia e il Premio Pesaro Nuovo Cinema.
Simone Bitton è nata nel 1955 in Marocco. Nel '66 si è trasferita in Israele e ha prestato servizio militare nella la Guerra del Kippur; si è poi trasferita a Parigi e nel 1981 si è diplomata presso la scuola di cinema IDHEC. Parla perfettamente l’ebraico, l’arabo e il francese. Attualmente vive tra Gerusalemme e Parigi. Ha diretto più di 15 documentari. Il suo lavoro varia dall’inchiesta storica al reportage in prima persona e il ritratto intimo di autori borderline, artisti e politici. Tutti i suoi film dimostrano un profondo impegno personale e professionale nel rappresentare le culture e la complessa storia del Medioriente e dei Paesi Nord Africani. Nel 2004 ha vinto il Premio “Pesaro Nuovo Cinema” con il documentario Mur. Fra i suoi lavori Citizen Bishara (2001), Ben Barka, L'Èquation marocaine (2001), L'Attentat (1998) Mahmoud Darwich: et la terre, comme la langue (1997), Palestine, histoire d'une terre (1993) Il nuovo film, Rachel, è stato presentato alla Berlinale nella sezione “Forum”. (fonte della bio-filmo: Catalogo ufficiale della Mostra del nuovo cinema di Pesaro).
A proposito di Mur, ha dichiarato: “Gli spettatori non sono delle pagine bianche, sanno un sacco di cose su questo paese, su questa guerra. Hanno le loro opinioni, talvolta forse troppo nette, altre volte del genere che non condivido. Non ho realizzato questo film per convincere questo genere di persone o per discutere con loro. Volevo solo condividere le mie sensazioni, quello che ho nel cuore. Volevo mostrare loro quello che io vedo e,allo stesso tempo, mostrarmi a loro. Il muro che ho filmato è parte di me almeno quanto lo è dell'orizzonte mentale e fisico delle persone che compaiono nel film. In un certo senso, questo muro è il segno del nostro fallimento. Mur è un film politico in quanto tutto è politico, ma non parla di politica. Parla di me, di noi. Al di là della tragedia che colpisce il Medio Oriente, l'ho voluto fare per ricordare quello che avviene altrove nel mondo fra ricchi e poveri, potenti e deboli, democratici e chi democratico non è, fra quelli che hanno tutto e quelli che non hanno nulla. Ovunque, i deboli vogliono oltrepassare i muri che sono stati eretti per tenerli a distanza e ovunque i potenti temono moltissimo di ritrovarsi al posto dei deboli, come se la felicità di qualcuno si potesse realizzare solo a costo di privazioni e confinamenti di altre persone. Capita talvolta che i potenti siano così spaventati dai deboli che farebbero qualunque cosa che giustifichi le loro paure e trasformi i deboli in una minaccia reale. La pace arriverà. Come sempre. Ma per ora, quella che ci aspetta è un'epoca di muri e sento che sarà terribile.”

Sito inglese del film: http://www.wallthemovie.com/

Lunedì 26 ottobre Cinema Ariston - Trieste
ore 20.30

Il programma completo di TRACCE DI MURO è consultabile e scaricabile dal sito di Alpe Adria Cinema.

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